La seconda considerazione intorno al Children Park (qui la prima) riguarda la centralità del corpo bambino e le relative opportunità di sperimentazione ed espressione. Il corpo (quello di ciascuno) ha un peso che può essere confrontato e sommato, suggerendo un termine di uguaglianza e condivisione anche nella diversità. Così i bambini sono invitati a pesarsi in gruppo su una grande bilancia a terra mentre uno schermo gigante ne comunica il peso complessivo e poi lo paragona a quello degli animali: "Insieme voi pesate come 5 tonni, mezzo elefante, 10 scimmie...". La spontanea empatia che i bambini provano per gli animali viene rinforzata e approfondita: siamo tutti su questa unica Terra che ci tiene legati attraverso il peso (la forza di gravità). E ancora: ci sono animali pesanti e animali leggerissimi ed è questa varietà (biodiversità) la bellezza e la ricchezza di questo mondo.
Il corpo viene messo al centro, reso parlante, anche in una tappa successiva del percorso nel Children Park. Con tutto se stessi ci si mette davanti a un proiettore e si disegna un'ombra digitale sul muro. Al minimo movimento nascono dei rami e delle foglie: il proprio corpo è un albero rigoglioso e vitale. I bambini possono così disegnare sulla parete con il semplice movimento, scoprire un'espressività del proprio corpo molto più efficace di quella di fronte a uno specchio, perché declinata secondo un linguaggio simbolico. Il mio corpo non mette in mostra me stesso, ma comunica altro.
Inoltre il disegno realizzato dal corpo è dinamico, cambia mentre il corpo muta posizione. I bambini sono incuriositi da ciò che accade (e possono fare accadere): con movimenti mirati scoprono i limiti e le opportunità dello strumento ("Se sto fermo con le braccia lungo il tronco cosa succede?") che poi diventano competenza per nuovi disegni.
Inoltre il disegno realizzato dal corpo è dinamico, cambia mentre il corpo muta posizione. I bambini sono incuriositi da ciò che accade (e possono fare accadere): con movimenti mirati scoprono i limiti e le opportunità dello strumento ("Se sto fermo con le braccia lungo il tronco cosa succede?") che poi diventano competenza per nuovi disegni.
Il corpo come albero è anche una chiave di accesso alla storia dell'arte (qui sopra Lorenzo Lotto, Cristo Vite, Trescore Balneario - BG). Quali strumenti di comprensione e immedesimazione avrà in più un bambino che, prima di vedere l'affresco del Lotto, ha fatto nascere rami e foglie dalle sue stesse mani?
Infine il corpo umano come verticalità aperta al trascendente è raffigurato spesso dalle religioni come un albero. L'albero è il collegamento, la scala che unisce terra e cielo, immagine naturale in cui l'uomo, universalmente, si riconosce come creatura terrena e spirituale allo stesso tempo.
Infine il corpo umano come verticalità aperta al trascendente è raffigurato spesso dalle religioni come un albero. L'albero è il collegamento, la scala che unisce terra e cielo, immagine naturale in cui l'uomo, universalmente, si riconosce come creatura terrena e spirituale allo stesso tempo.
Qui sopra l'Albero della vita, scultura in legno del XVIII sec. Thailandia. L'uomo è al centro dell'albero della vita (tratto da C. Hirsch, L'albero).