Nel mese di agosto il blog resterà fermo: si ricomincia a settembre. Buon riposo a tutti!!!
Vi segnalo volentieri, per qualche lettura lunga e distesa dell'estate, un post del sito libri calzelunghe sul tema del colore associato al ritmo: Musica, maestro! Spesso la comunicazione coi bambini (e non) è sinestetica, cioè contamina i sensi, non si accontenta solo della vista o dell'udito, ma li vive insieme, simultaneamente e utilizza termini specifici di un senso per descrive l'esperienza di un altro. Questo post sfoglia per noi alcuni albi illustrati e li commenta, individua elementi che forse potrebbero sfuggire, offre una lettura più consapevole, anche per scelte future. Per chi vuole, qui, il primo numero della loro rivista: "Il bianco e il nero" tutta on line e tutta free.
La nostra comunicazione è sempre più contaminata da segni sintetici che anche i nostri bambini sanno decifrare e riutilizzare nelle loro espressioni. Un segno ricorrente e prezioso è il cuore. La sua presenza indica una portata emotiva-sentimentale: "Qui c'è del cuore, c'è dell'affetto!". Vi indico un modo semplice, divertente, a bassissimo costo per una valanga di cuori da colorare. Servono materiali comuni e un po' di colore: rotolo di carta igienica, forbici con le punte e nastro adesivo di carta. Tagliamo a metà il rotolino, così risulterà più comodo in mano e, soprattutto, da uno si potranno realizzare due timbri. Incidiamo leggermente con le forbici sulla lunghezza il rotolino e pieghiamo in dentro il cartone lungo la stessa. Nel punto opposto alla piega in dentro schiacciamo leggermente il tondo per la punta. Abbiamo già in mano un cuore! Fissiamo con un po' di nastro adesivo carta la forma ottenuta. Per l'uso prolungato dei timbri da parte dei bambini può essere utile utilizzare due o tre giri di nastro per rendere più stabile la piega. Una striscia di stoffa applicata tutta intorno con colla vinilica dà ancora più rigidità e stabilità al timbro, nel caso. Su una base di plastica si mischia il colore (in questo caso tempera acrilica, ma funziona bene anche con la tempera semplice) con qualche goccia di glicerina per rendere più lenta l'asciugatura del colore e per renderlo più lucido. Una volta ben amalgamato il colore con la glicerina si può preparare il timbro o strofinandolo nel colore o colorandone tutto il bordo utilizzando un pennello. Il timbro è pronto per una raffica di cuori... Si può timbrare sulla carta, ma anche sulla stoffa e su altri materiali che trattengono il colore. L'opportunità che offre un timbro del genere è che l'attività può terminare così, offrendo un segno irregolare e personale, allenando gli occhi alle piccole irregolarità che non sono imperfezioni, ma memoria di gesti distinti, attimi irripetibili. Oppure può diventare il punto di partenza di un altro step espressivo, colorando il dentro e il fuori dei cuori, rendendoli ancora più speciali. I cuori si possono colorare in un secondo momento, con altri strumenti, per esempio dei comodi pennarelli. Il risultato è pieno di vita, di gioia e di allegria, davvero un'opportunità espressiva con pochi accorgimenti. Un altro risultato (e certamente una finalità educativa diversa) rispetto alla fotocopia fatta colorare, sempre coi pennarelli, come quella qui sotto.
Un nuovo caleidoscopico video (qui il primo) del videoartista Thomas Blanchard dal titolo suggestivo di Memories of Paintings. Ma forse ancora più suggestivo il making of che ha voluto condividere con tutti noi: una vera e propria ricetta di meraviglia...
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Ottobre 2016
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