Ci sono libri che non raccontando nessuna storia, eppure ne raccontano di infinite attraverso il gioco e hanno il pregio, indiscutibile, di affezionare chi li sfoglia all'oggetto libro. Prima dei supporti elettronici forse questa poteva essere un'attenzione marginale, oggi è un elemento che spesso istruisce i laboratori per grandi e per piccoli in cui si vuole risignificare il fare e il corpo coinvolto.
Vi presento due libri caccia-al-tesoro, diversi tra loro, ma ognuno con particolari pregi.
Vi presento due libri caccia-al-tesoro, diversi tra loro, ma ognuno con particolari pregi.
Aguzza la vista!, Edizioni Usborne è un testo ricchissimo di colori, forme, figure. L'ampio formato permette di immergersi in famiglie animali allargate (i pesci, le tigri, le giraffe, le farfalle...) e di restarne affascinati. Tanta abbondanza permette inoltre, mentre si leggere e si fa la caccia al tesoro coi bambini, di inventare nuove ricerche, individuare altre differenze, caratteristiche cogliendole a partire dalla categoria generale subito individuata anche dai più piccoli. Per esempio nel mare pieno di pesci non c'è soltanto il polpo da cercare, ma anche dei granchietti, dei gamberi, delle stelle marine... e poi pesci a righe, a pois, con la bocca aperta o gli occhi semi chiusi. Il libro introduce un concetto importante che appartiene all'esperienza della lettura e della decifrazione: sono infiniti i livelli e i percorsi (non solo quello da sinistra e destra e dall'alto in basso) che si possono compiere quando si ha un libro in mano.
Molto più ricercato ed elegante il libro Uno come nessuno, Gallucci. Ricercato prima di tutto nei materiali: basta prenderlo in mano per apprezzare la copertina con un rilievo effetto tela che sorprende e suggerisce la preziosità del contenuto (dove sta scritto che l'esperienza tattile si esaurisce con i libri dei piccolissimi?). Ricercato nelle immagini che modulano colori desaturati, sfumature che impegnano lo sguardo, che non urlano, ma invitano una ricerca tranquilla e pensosa. Ricercato per le parole che introducono la ricerca: filastrocche divertenti che compongono un ritmo verbale che fa da specchio al ritmo delle illustrazioni.
Sono libri che non solo introducono percorsi di gioco, ma che allenano l'occhio a uguaglianze e differenze che rispecchiano quelle esistenziali, categorie con cui organizziamo il mondo che ci circonda. Così il bambino prova empatia per la farfallina che è uguale al suo papà, così come per il cucciolo di rinoceronte che si è smarrito in mezzo a tanti grandi e che aiuterà a ritrovare. Ancora una volta sono i bambini che ci insegnano i mille modi di leggere un libro e quanto ogni particolare per loro sia indizio di una storia da scoprire e da raccontare.
L'intelligenza emotiva (ma non solo questa) si impara anche dai libri, perfino dai libri che fanno giocare.
"Tutto questo suggerisce la necessità di insegnare ai bambini quello che potremmo definite l'alfabeto emozionale - le capacità fondamentali del cuore... Oggigiorno queste capacità sono fondamentali proprio come quelle intellettuali, in quanto servono a equilibrare la razionalità con la compassione. Rinunciando a coltivare queste abilità emozionali, ci si troverebbe a educare individui con un intelletto limitato: un timone troppo inaffidabile per navigare in questi nostri tempi, soggetti a mutamenti tanto complessi. Mente e cuore hanno bisogno l'una dell'altro." Daniel Goleman, Intelligenza emotiva.
"Tutto questo suggerisce la necessità di insegnare ai bambini quello che potremmo definite l'alfabeto emozionale - le capacità fondamentali del cuore... Oggigiorno queste capacità sono fondamentali proprio come quelle intellettuali, in quanto servono a equilibrare la razionalità con la compassione. Rinunciando a coltivare queste abilità emozionali, ci si troverebbe a educare individui con un intelletto limitato: un timone troppo inaffidabile per navigare in questi nostri tempi, soggetti a mutamenti tanto complessi. Mente e cuore hanno bisogno l'una dell'altro." Daniel Goleman, Intelligenza emotiva.