Ecco i lavori di alcuni bambini della scuola dell'infanzia e l'uso che ciascuno ha fatto della palette a lato. L'indicazione del disegno era quella di ritrarre la frutta che avevano osservato appena prima. Per la palette di riempire ogni quadratino con uno dei colori utilizzati.
Anche il colore della firma rientra (ma con minore spazio) nella palette di quelli utilizzati; si tratta dei colori iniziali, mentre quelli ottenuti mischiandoli sul foglio restano non riconosciuti (o difficili da riprodurre).
È curioso osservare che ogni bambino sceglie un proprio ordine nel riempire i quadretti, difficilmente quelli riempiti sono sparsi, ma sempre contigui gli uni agli altri.
Sembra che Sofia abbia scelto tre colori in modo molto oculato. E molto elegante...
I più piccoli, dopo aver riempito i quadratini coi colori utilizzati, inventano un altro gioco (perché lasciare vuoti dei quadratini che sembrano aspettare solo che colore?!?) e riempiono i rimanenti componendo una intera tavolozza o forse riproducendo le pastiglie di acquarello appena usate.
Il colore a tratti dilaga oltre il contorno: tanto dal segno a matita che da quello predisposto per la palette. L'effetto è comunque molto omogeneo.
Allora anche un disegno può aiutare a imparare a guardare e a pensare. “I colori stimolano alla filosofia. Forse questo spiega la passione di Goethe per la teoria dei colori. I colori sembrano presentarci un enigma, un enigma che ci stimola – senza inquietarci”. Ludwig Wittgenstein in Pensieri diversi.
Allora anche un disegno può aiutare a imparare a guardare e a pensare. “I colori stimolano alla filosofia. Forse questo spiega la passione di Goethe per la teoria dei colori. I colori sembrano presentarci un enigma, un enigma che ci stimola – senza inquietarci”. Ludwig Wittgenstein in Pensieri diversi.